Un’esperienza da rivivere quella a Borgo Petriolo perché, se ben vi ricordate, siamo stati a conoscere questa magnifica realtà sulle colline di Firenze poco prima dell’estate e ve ne abbiamo parlato qui: https://www.coupleinflorence.com/post/borgo-petriolo-un-esperienza-autentica-sulle-colline-di-firenze
Sono tornata a provare le novità dell’autunno, con dispiacere di Marco che non è potuto venire perché era fuori Firenze per lavoro, e ho colto l’occasione per fare una nuova visita a Forno La Torre.
Confesso di aver provato anche le novità, sì! La novità più golosa della stagione sono senza dubbio i cantuccini con ramerino e la schiacciata con l’uva realizzata con la ricetta della nonna di Alice.
Borgo Petriolo ha presentato la sfida di affrontare le stagioni fredde coprendo la veranda e installando una stufa a pellet per permettere ai clienti affezionati, e so che vi siete affezionati in tanti, di cenare.
La sala è calda e accogliente e entrare stuzzica veramente l’appetito!
Il benvenuto a base di cocktail è ottimo: Tuscany mule (realizzato con un blender di gin toscani con salvia e menta del campo di Borgo Petriolo e ginger all’ennesima potenza), Spritz del Mugello, Aperitivo 1737, Gin Only Ju (a base di gin di numquam puro, distillato di ginepro senza nessuna botanica aggiunta) preparati da Valentino e poi a tavola a gustare!
Il mio preferito? L’aperitivo 1737 a base di vermouth riportato in Toscana riscoprendo la ricetta cento anni prima dei torinesi. Pensate che la ricetta è stata ritrovata nel ricettario della famiglia Bonamici di Prato.
Un benvenuto che apre davvero l’appetito con il Tagliere del borgo e il Tagliere del cacciatore: salame di cervo, carpaccio di angus marinato ai porcini, soprassata, prosciutto, petto d’anatra affumicato e capocollo.
Accompagnati dall’immancabile selezione di formaggi di Riccardo.
Un antipasto di cui mi sono innamorata in estate: la bufala con coccoli prodotti con le farine di Forno La Torre. La fine del mondo!
Un piatto che ha fatto il suo ingresso nel menù autunnale è la crema con farina di castagne, uovo marinato allo champagne e tartufo.
Come primi piatti ho assaggiato, e anche qui è stato amore, i girasoli di ricotta e tartufo con ragù antico e la tagliatella fatta a mano con aglio, olio e peperoncino e mantecata con burrata e crumble di pane Forno La Torre.
E per concludere una saporita tataki di manzo e tartufo.
Spero di tornare presto con Marco a Borgo Petriolo per una cena a contatto con la natura e a base di prodotti ricercati rigorosamente a filiera corta.
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